Rava del Ferro, monte Amaro (06/06/2009) - Scialpinismo

 

Mi hanno sempre incuriosito e ho guardato a loro con un pizzico di invidia e ammirazione per il loro stile di vita.

Sono quelli che in Australia o in altri continenti girano con il loro pick up e dentro il surf alla ricerca e in attesa di cavalcare anche una sola onda marina..costi quel che costi come attesa e fatica.

 Un'onda che val

Allo stesso modo ho imparato a girare per valli , con il mio pick up e gli sci dentro anche a giugno , con lo sguardo che anzichè fissare un orizzonte davanti, guarda verso l'alto..alla ricerca dell'ultima "onda" di neve da cavalcare..che valga un'emozione e forse più.

E a guardar bene c'è.

C'è quella linea esile o vasta a tratti ancora da percorrere.

C'è ancora un attimo da cogliere forse perchè d'estate il rumore delle curve sulla neve è anche più forte.

C'è ancora un attimo da cogliere e un respiro profondo da fare prima di scendere in un vallone che si incassa  profondo tra rocce e camosci  , magari non visibile dal basso ma c'è.... la neve a giugno.

C'è quell'emozione da cogliere salendo nel cuore della Rava del Ferro per arrivare al Monte Amaro e averla per compagna al pensiero della discesa alle soglie dell'estate, in Abruzzo , un giorno qualunque...

una discesa e un'emozione che può valere una vita intera.