Lunghezza 58 km - Dislivello in salita 1600 m - Difficoltà media  pedalabilità 100 % sterrato 80 %

Il nome viene dal fatto che durante il percorso, nei tratti più selvaggi, che sono parecchi, abbiamo avvistato numerosissimi gheppi e anche due aquile.

Partiamo da Casali di Ussita (1100 metri slm) e percorriamo la sterrata di 14 km fino al rifugio del Fargno a 1820 metri con pendenza costante ma pedalabile. Bellissima vista della parete nord del Bove Nord (1472) e della valle di Panico sormontata dal roccioso monte Berro (1470). Vediamo dall’alto l’imbocco della forra della Foce e… coraggioso chi la scende!

Dal rifugio inizia la lunga discesa sterrata fino a Pintura con bei punti panoramici dove precipita nella valle del Fargno (241). Da Pintura si prende l’asfalto per Bolognola, Acquacanina e il lago di Fiastra, punto più basso del percorso a 650 metri. Poco prima di Acquacanina notiamo sulla sinistra una valle molto lunga che sale verso sud-ovest – è la valle del Rio Sacro che rivedremo in seguito sul percorso di ritorno a Casali. Il lago di Fiastra ha un bel colore e ci tenta ma tiriamo dritto perché ci aspetta la lunga risalita del ritorno (23 km) che da Fiastra su sterrato ci riporterà a Casali.

I primi 4 km di salita sono ben pedalabili e con bellissima vista sul lago (1484), ma dopo le antenne il fondo peggiora notevolmente, anche se non si scende mai, per circa altri 4 km. Dopo un valico a 1500 metri, sotto il monte val di Fibbia, il fondo migliora e si apre la vista sulla sinistra sull’alta valle del Rio Sacro. Anche qui molti avvistamenti di gheppi… (247) Finalmente al rifugio Pian di Pao chiudiamo l’anello con il percorso di andata e con altri 6 km di discesa torniamo a Casali.