Da Camerata a Campo dell'Osso - Fondo escursionistico 07/02/2010
Dopo una precisa analisi delle previsioni, andiamo ai Simbruini e becchiamo finalmente una giornata di sole e assenza di vento, risaliamo la sterrata innevata verso Camposecco e al ponte prendiamo a sinistra per la Cesa Cotta e la chiesa della Madonna delle Grazie. |
La neve caduta nella notte ha coperto le rocce di calcare e riempito le doline. |
Superata Camerata vecchia ci affacciamo sulla piana di Camposecco che attraversiamo rapidamente (il piattume non garba a Mara...) per imboccare la valle di fronte senza nome che porta ai Tre Confini. |
Risaliamo fino ai Tre Confini, luogo che evoca briganti, agguati, schioppettate... |
A Campo Buffone il piacere di percorrere la valle Maiura è guastato da presenze aliene e completamente estranee alla magia del luogo. |
Ecco come è ridotto l'itinerario, il fondista è costretto a marginalizzarsi per trovare un po' di neve vergine. |
Ci lasciamo alle spalle i rumori alieni e riprendiamo in discesa la via di Camposecco. |
Mara chiede conforto al vecchio amico albero, lui risponde "tieni duro, un giorno cambierà, non so dire come e quando, ma un giorno cambierà...", Mara è confortata. La luce del pomeriggio taglia la piana e ci indica la direzione per la valle… del ritorno. Mara dice "la prossima volta voglio un po' più di discesa... e batte il culo per terra!" |