Jungfrau m.4158 28-4-2010 - Scialpinismo
Il nostro racconto parte da Briga (appena al di là del passo del Sempione) da dove, con gli efficientissimi treni svizzeri (che non sono solo rossi ma i rossi sonpo i più arditi), arriviamo fino allo Jungfraujoch m.3475,passando “dentro” l’Eiger e il Moench. E’ la Svizzera delle cartoline, con le casette di Heidi, le mucche e i fili d’erba tutti al loro posto, i prati perfettamente pettinati. Superata Wengen (accesso solo con treno!), inizia il paesaggio glaciale che ci accompagnerà per questi quattro giorni in Oberland. Dallo Jungfraujoch saliamo con pelli al vicino rifugio Moenchjochhuette Il gruppo a cena con le guide Alberto Paleari e Donato Nolè (pile verdi) La nebbia dell’alba vela lo Aletschhorn Già in pieno sole ci avviciniamo alla nostra meta Le nostre guide organizzano un deposito materiali (i sacchi contengono tutto l’occorrente per quattro giorni itineranti) Un poco più leggeri ci avviamo pimpanti verso il primo 4000… lasciandoci alle spalle l’immenso Aletshgletcher La salita si fa ripida, al colle lasceremo gli sci per la salita in vetta Grande panorama con in primo piano, da sinistra, l’Eiger e il Moench Dal colle, grande discesa fra i seracchi in direzione Konkordiahuette, percorrendo l’abbacinante enorme ghiacciaio Aletsch Per arrivare al rifugio ci aspetta soltanto questa “scala di Escher” di 400 gradini, che ci toglie le ultime energie rimaste. E domani si riparte… C’è chi se la prende comoda… E chi si gode il sole della terrazza! |
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